Sbocchi professionali

I laureati magistrali, secondo il percorso di approfondimento individuale perseguito entro i due curriculum, potranno operare presso gli enti pubblici e presso le istituzioni di natura privata che operano nel campo dell'intervento sociale e culturale.

I laureati magistrali che avranno approfondito il versante di antropologia dell'immagine e dello spettacolo, potranno accedere agli ambiti occupazionali della progettazione espressiva, della produzione artistica e delle varie attività creative connesse alla valorizzazione ed alla tutela del patrimonio culturale, della gestione museale e archivistica, della tutela dei beni demo-etnoantropologici, della valorizzazione dei saperi e delle competenze espressive tradizionali.

Coloro che avranno optato per la ricerca sociale, potranno rivolgersi alle organizzazioni di volontariato e di sostegno allo sviluppo, governative e non governative, nonché, entro il settore del volontariato e dell'intervento pubblico nel sociale, a quegli enti che si interessino ai flussi migratori e le politiche dell'accoglienza e di controllo dei processi di esclusione (razzismo, discriminazione di genere) e di dipendenza (forme di accesso al lavoro, alla rappresentanza politica). Saranno interessati alle competenze antropologiche anche le istituzioni che presiedono ai processi positivi di valorizzazione dei fenomeni di ibridazione (integrazione scolastica, di quartiere) di affermazione di nuove soggettività sociali e nuove forme di vissuto familiare e collettivo, di valorizzazione dei patrimoni comunicativi ed espressivi della tradizione culturale popolare e di base.

La laurea magistrale apre, ovviamente, al settore della ricerca, consistente sia nella ricerca universitaria pubblica che in quella sostenuta da fondazioni ed enti privati.